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| La creazione di Adamo è l'episodio più celebre dell'intero ciclo. Michelangelo impiegò 16 giorni per completarlo |
Era il 1508 quando al giovane Michelangelo (33 anni) fu commissionato l'affresco della volta della Cappella Sistina. Michelangelo era già molto famoso, aveva già scolpito il David. Fu Papa Giulio II a commissionare l'opera a Michelangelo, che all'inizio non voleva accettare (perché non si sentiva pronto per il compito e anche per contrasti con il Papa stesso). Nonostante i suoi dubbi accettò e si fece pagare per il suo lavoro 3.000 ducati.
Una posizione scomoda
Michelangelo affrescò la Cappella su un ponteggio sospeso in aria, illuminato solo dalla luce di candela. Nel lavorare Michelangelo stava in piedi, con il volto rivolto verso l'alto: in un sonetto scritto da lui parla di stesso con un certa ironia, descrivendosi in questa posizione scomoda, in piedi, con il viso rivolto al soffitto e la pittura che gli colava sul volto e sulla barba.Michelangelo realizzò la colossale opera (500 m2) in tempo record e praticamente da solo. Fu aiutato da alcuni pittori in alcune parti, ma questi lavorarono sotto le sue severe indicazioni.
L'evoluzione nella pittura
Il tema degli affreschi era il Mistero della creazione di Dio, che raggiunge il suo punto più alto nella creazione dell'uomo a sua immagine e somiglianza. Michelangelo volle in questo senso celebrare in tutta la sua opera la bellezza del corpo umano nudo.Michelangelo cominciò a dipingere dal Diluvio universale fino all'episodio della cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso. Quello che si nota è una evoluzione della sua pittura. Infatti, dalla tecnica legata alla scuola fiorentina del Quattrocento con cui dipinge le prime figure, arriva a sperimentare tecniche sempre più complesse raggiungendo effetti spettacolari nell'uso del colore, nel movimento dei corpi, ed anche nel creare la profondità di campo. Quest'ultima è una tecnica che consisteva nel dipingere in modo più netto la figura principale, e in maniera più sfumata quelle in secondo piano: questo dava alle figure un effetto di prospettiva e di messa a fuoco che fa pensare alla moderna fotografia.
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| Ezechiele. Si nota come la sua figura sia più netta e appaia come in rilievo rispetto alle figure alle su spalle, più sfumate. Proprio come appaiono le diverse figure in una foto. |
Prima di affrescare, Michelangelo preparava dei bozzetti in cui studiava la muscolatura, le torsioni e i complicati movimenti del corpo. Si è notato come da un notevole realismo dei bozzetti, Michelangelo passasse poi ad affrescare nell'opera vera e proprio figure umane molto meno realistiche e molto più idealizzate.
Inoltre si nota come le figure, col procedere del lavoro, sembrano quasi volersi liberare dalla staticità delle posizioni per muoversi liberamente.
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| Figura di ignudo |
La fine dei lavori
Dopo due anni di intenso lavoro Michelangelo dovette star fermo un anno per poi riprendere in tutta fretta così da completare tutta la seconda parte in un solo anno.L'opera fu terminata il 31 ottobre 1512. Quando Giulio II la vide chiese all'artista di aggiungere delle rifiniture e dettagli in oro, ma Michelangelo si rifiutò. La sua opera era ormai terminata.










