domenica 13 ottobre 2013

Lampedusa: il naufragio dei migranti e il coraggio dei siciliani

Migranti diretti a Lampedusa
Lo scorso 3 ottobre una terribile tragedia si è consumata in mare, a largo delle coste siciliane, ad alcuni chilometri da Lampedusa.
Lampedusa, una piccola isola che fa parte dell' arcipelago delle Pelagie, in Sicilia, rappresenta il punto in cui sbarcano le imbarcazioni di migranti che scappano dalle loro terre devastate da guerra, carestie e altre terribili calamità, dall'Africa e dal Medio Oriente.
Geograficamente Lampedusa rappresenta il più vicino approdo all'Europa nel Mediterraneo. Spesso queste persone non vogliono fermarsi in Italia e progettano di raggiungere altri posti, come la Germania, o i Paesi Scandinavi, dove in questo momento c'è un maggior benessere economico.


Fiori in mare in ricordo dei naufraghi di Lampedusa
Queste persone fuggono in modo illegale e compiono viaggi avventurosi, al limite del sopportabile, tutti ammassati su barconi e spesso, purtroppo, non ce la fanno ad arrivare vivi a terra. Molti muoiono in mare. Questo è proprio quello che è accaduto la settimana scorsa: centinaia di sfortunati hanno trovato la morte proprio nel meraviglioso mare a pochi chilometri da Lampedusa. Un incendio è scoppiato sull'imbarcazione sulla quale viaggiavano e così i passeggeri sono stati costretti a buttarsi in mare e molti non ce l'hanno fatta. Dopo il momento del dolore per le vittime, è arrivato anche il momento delle polemiche: di chi è la colpa di una simile strage? L'Italia chiede aiuto all'Europa per fronteggiare una  situazione che si verifica tutto l'anno ma che ha visto un forte aumento in quest'ultimo periodo a causa della guerra in Siria e dei numerosi altri conflitti nei paesi del Mediterraneo.
Eppure, se da un lato le leggi e le istituzioni si sono rivelate inadeguate a evitare questa tragedia, i lampedusani, in compenso, hanno prestato aiuto in prima persona per soccorrere le vittime del terribile naufragio. Si è attivata una catena di solidarietà
Uno scorcio dello splendido mare di Lampedusa
umana fra le imbarcazioni private e i pescherecci che si trovavano in mare, per cercare di aiutare, ognuno nel proprio piccolo, i poveri malcapitati che chiedevano aiuto. Negli occhi dei lampedusani c'è ancora il dolore per quel terribile spettacolo di morte e la sensazione d'impotenza per non averli potuti salvare tutti.
C'è chi ha proposto il Nobel per la pace per questa piccola isola che vive di pesca e turismo, abitata da persone semplici, pescatori, ma disposti sempre a dare una mano ai poveri disperati che approdano sulla loro isola in cerca di una vita migliore o solo per salvarsi la vita.

Ecco la testimonianza dei lampedusani che hanno cercato di aiutare i naufraghi facendoli salire sulle proprie imbarcazioni. Parla anche la sindaca di Lampedusa (2:44) che si lamenta dell'attuale legge Bossi-Fini - voluta da un precedente governo di centro-destra - che punisce chi presta soccorso agli immigrati clandestini. Il premier attuale Letta ha dichiarato di voler cancellare questa legge.

P.S. Se anche tu pensi che Lampedusa meriti il Nobel per la pace, puoi firmare la petizione on-line qui: http://bit.ly/173gUxH







2 commenti:

  1. Che tragedia! Mi sembra che i Lampedusani siano gente gentile insomma.

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    1. Be', gentili a dir poco... sono persone dal cuore grande!

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