che stiamo entrando nel clima di Halloween, potrebbe essere il posto giusto per trascorrere una giornata...ed è proprio quello che ho fatto lo scorso week-end!
Craco è un paese - o meglio ciò che è rimasto di una paese! - situato in Basilicata, in provincia di Matera - che negli anni '60 ha subito una frana devastante che ha costretto gli abitanti ad abbandonare le proprie case.
Il paese disabitato si trova in cima a un promontorio e domina tutto
il territorio circostante; intorno c'è un silenzio spettrale rotto solo dal gracchiare dei corvi che contribuiscono a creare l'atmosfera suggestiva.
Un po' di storia
Le prime tracce umane intorno a Craco risalgono all'VIII secolo a.C, poi la storia ha attraversato il paese, lasciandone i segni: prima i greci, poi
i bizantini, successivamente i normanni e poi Federico II si sono alternati nel dominio di Craco, che rappresentava un importante punto strategico per la sua posizione. Durante il Medioevo Craco
fu un fiorente e importante borgo, che appartenne di volta in volta alle più importanti famiglie del tempo.
Ma torniamo alla nostra visita...
Ma torniamo alla nostra visita...
Per accedere al paese bisogna contattare una guida locale e così, muniti di
elmetto protettivo, possiamo addentrarci alla scoperta di ciò che rimane
dell'antico borgo: facciate di antichi palazzi
nobiliari, la chiesa di S. Nicola con il tetto sfondato, case spaccate a metà
in cui la natura selvaggia ha preso il sopravvento quasi a voler cancellare le
tracce del passaggio dell'uomo.
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| Chiesa di S.Nicola: il tetto sfondato è crollato sull'abside |
Possiamo immaginare la vita precedente all'abbandono del paese, che fu un ricco e importante centro di riferimento per tutti i paesi circostanti, osservando ciò che ne è rimasto: gli archi dove un tempo c'erano il cinema e la pasticceria, la piazza dove si svolgeva la vita sociale, ora interamente ricoperta di erba.
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| Piazza di Craco |
Proseguiamo il percorso in salita e sbirciamo dentro le case, ormai vuote... cerchiamo di trovare qualcosa che ci racconti la vita di quelle persone, ma ormai ne è rimasto ben poco! Aiutati dai racconti della guida proviamo a immaginare la vita del paese quando era ancora abitato: un nobile che si soffermava ad ammirare la vallata sottostante dal balcone del suo palazzo; oppure un abitante qualunque che risaliva a fatica i ripidi vicoli portando con sé la legna.
Un rumore ci riporta nel presente: sono i corvi che abitano il paese, i soli ormai. Gracchiano e volano sulle nostre teste; poi si posano sulla Torre Normanna: l'unica che ha resistito alla frana! È rimasta intatta e probabilmente lo resterà per altri mille anni almeno, fiera e maestosa a dominare tutto il paesaggio circostante.
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| I corvi volteggiano attorno alla Torre Normanna |
La vista che si può ammirare dalla finestra della torre è mozzafiato e vale tutta la fatica per arrivare lì in cima: il giallo dei calanchi e il verde dei campi coltivati e degli uliveti si alternano fra loro e si stagliano contro il cielo; possiamo vedere i tetti delle case rimaste in piedi e anche il convento francescano con annessa la chiesa di S. Pietro (risalenti al 1600), ormai in disuso, con la cupola in stile arabo. Poi la vista si estende su un orizzonte lontanissimo e riusciamo a vedere anche una striscia azzurra velata di grigio: è il golfo di Taranto.
In realtà, però, i corvi non sono gli unici abitanti del paese: infatti c'è qualcuno che non ha voluto rinunciare alla sua proprietà, benché
oramai inagibile e, incurante dei pericoli e dei divieti, continua a portare le sue capre a pascolare in questo posto carico di
suggestioni, avvolto dal silenzio e dal mistero, dove il tempo sembra essersi
fermato.
Se vuoi vedere le altre foto che ho scattato a Craco puoi trovarle nel mio album Flickr seguendo questo link ...
Lo sapevi? Craco, proprio per il suo paesaggio unico e suggestivo, è stata
molte volte scelta dai registi come set per i loro film. Ad esempio, Cristo di è
fermato a Eboli, di Francesco Rosi; La passione di Cristo, di Mel Gibson, girato
a Matera e in parte a Craco (scena dell'impiccagione di Giuda); ma anche
i più recenti Agente 007- Quantum of Solace e Basilicata Coast to Coast, solo per
citarne alcuni.
Per info su visite puoi contattare direttamente il comune di Craco qui
Le foto e il testo che trovi in questo post sono protetti dalla seguente licenza:
Craco, il paese fantasma di Michela Romaniello (Tosca) è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.
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Craco, il paese fantasma di Michela Romaniello (Tosca) è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.









Che molto interessante!
RispondiEliminaPaul, la prossima volta che vieni in Italia potresti visitare Craco ed anche i dintorni... sono posti straordinari!
EliminaIl mio prossimo soggiorno a Italia sarà a Toscana.
RispondiElimina