Cos'è il Festival di Sanremo
Arrivato alla sua 64a edizione, il Festival di Sanremo è una manifestazione nata come evento per far conoscere la canzone italiana. Da manifestazione radiofonica iniziata nell'indifferenza generale, il Festival è piano piano cresciuto approdando in televisione, con un crescente investimento di fondi, fino a diventare quello che è oggi: un evento dove non si bada a spese, dove ai cantanti nazionali si alternano ospiti internazionali e grandi nomi dello spettacolo. Il Festival di Sanremo è diventato anche un fenomeno legato ai costumi e alla società italiana, specchio dei gusti musicali ma anche espressione e riflesso dei cambiamenti in atto nella società.![]() |
| Premiazione del vincitore del Festival del 2013: Marco Mengoni. Da sinistra: i due presentatori Fazio e Littizzetto, Mengoni e, a destra, la top model Bianca Balti |
La musica
Amato e odiato, criticato ma sempre molto seguito, Sanremo rappresenta oggi un'enorme vetrina, dove i cantanti esordienti possono farsi conoscere, mentre quelli già affermati possono presentare le loro canzoni e mantenere la loro popolarità. Qui hanno fatto il loro debutto ragazzi giovanissimi che sarebbero diventati future star della canzone leggera italiana: pensiamo a Eros Ramazzotti, Giorgia, Laura Pausini.Per il suo orientamento a prediligere un certo tipo di canzone, priva di contenuto e con melodie molto orecchiabili, Sanremo è spesso criticato e guardato dall'alto in basso dai cultori di musica di qualità. E in effetti bisogna dire che a Sanremo è passato un po' di tutto: momenti di bella musica si sono alternati a canzoni di dubbio gusto. Tuttavia per Sanremo sono passati grandissimi interpreti della canzone italiana: da Domenico Modugno ad Adriano Celentano, da Mina a Patty Pravo a Vasco Rossi, Mia Martini e Loredana Bertè ...
Lo spettacolo e ... gli imprevisti
Ma Sanremo non è solo musica: sul palco salgono bellissime donne, attrici o modelle, ospiti internazionali (addirittura fu invitato Gorbaciov), attori e uomini di spettacolo. Indimenticabili gli interventi di Roberto Benigni, che ha saputo divertire e creare scompiglio con le sue "trovate folli", come il lunghissimo bacio sulla bocca alla collega o le "molestie"sul palco al presentatore Pippo Baudo. Durante la scorsa edizione, invece, il comico Maurizio Crozza si presentò con una imitazione di Berlusconi ma fu fischiato da alcuni spettatori e non poté perciò completare la sua esibizione. Si parlò di un boicottaggio organizzato.In questi anni, momenti di bello spettacolo si sono alternati ad altri decisamente trash. Scandali, gialli, censura... in questi anni è avvenuto di tutto, suscitando di volta in volta ammirazione o disgusto, ma registrando sempre ascolti molto alti. Infatti, alla fine, seppur tra mille critiche, la curiosità di ascoltare le canzoni e di vedere cosa accadrà sul palco c'è sempre. Certo, anche solo per criticare.
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| 2002: Benigni è protagonista di un divertentissimo show in cui "infastidice" il presentatore Pippo Baudo. È un momento imbarazzante ma esilarante, come solo Benigni riesce a creare. |
Casi di suicidio e tensione sociale
Nel 1967 il Festival si tinge di nero: Luigi Tenco, raffinatissimo cantautore e interprete, in effetti molto lontano dall'atmosfera sanremese, si esibisce in coppia con la cantante francese Dalida nella canzone Ciao amore, ciao. Sarà la sua ultima esibizione, perché - dopo aver saputo di essere stato escluso dalla giuria del festival - si suicidò nella sua camera d'albergo. Sembra come protesta per la tendenza a favorire le "canzonette" senza valore rispetto alle canzoni d'autore.Circa trent'anni dopo, nel 1995, il Festival sarà teatro di un tentato suicidio: durante lo spettacolo un uomo si arrampica in galleria e si sporge nel vuoto minacciando di lanciarsi: interviene il presentatore Pippo Baudo, parla con l'uomo e riesce a fermare il tentativo di suicidio (vero?) in diretta.
Sempre Pippo Baudo sarà protagonista di un altro episodio in cui la vita vera entra a distruggere quell'atmosfera leggera e patinata del festival: alcuni operai di una fabbrica di Genova protestano fuori dal teatro perché rischiano di perdere il posto di lavoro. Pippo Baudo fa la cosa giusta: li invita a salire sul palco e a esprimere lì le ragioni della protesta. Il pubblico dà loro la sua solidarietà e quelle due Italie, quella povera e operaia della realtà, e quella ricca e frivola di Sanremo sono per un attimo riconciliate.
Mi fermo qui ma ci sarebbe molto altro da raccontare. Ti lascio sulle note della bellissima, immortale Volare (nel blu dipinto di Blu), con la quale nel 1958 Domenico Modugno vinse il Festival. Da allora non ha mai smesso di farci sognare.



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