In questo periodo, infatti, a Novara di Sicilia, un borgo storico di grande bellezza in provincia di Messina, si sta svolgendo un torneo a squadre di lancio del formaggio. Il gioco consiste nel lanciare forme di Maiorchino, formaggio tipico della zona, attraverso un percorso lungo le stradine del paese, aiutandosi solo con una corda che si avvolge intorno al formaggio per facilitare il tiro (chiamata nel dialetto del posto "lazzada"). Ogni partecipante esegue il suo tiro e poi, non appena il formaggio cade a terra, il giocatore della stessa squadra riprende a lanciare il formaggio dal punto in cui si è fermato. Vince la squadra che fa arrivare il Maiorchino a destinazione per prima con il minor numero di tiri.
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| Un giocatore effettua un lancio con l'aiuto della corda, mentre il pubblico osserva attento |
Il gioco, per quanto possa apparire bizzarro, ha in realtà origini antiche, che risalgono al 1600. Si può facilmente comprendere come sia radicato nelle tradizioni e nel cuore degli abitanti. Il paese si divide in squadre che rappresentano le contrade, e chi non si esibisce nei tiri fa il tifo ai lati della strada, dove il formaggio rotola a tutta velocità. Un rito di un'altra epoca dunque, rimasto intatto per secoli. E qui anche la lingua si fa testimone del passato. Infatti nel dialetto di questo antico a bellissimo borgo ancora risuonano gli echi di un Medioevo lontano ma mai del tutto svanito. Un dialetto, questo, nato dall'incontro fra la lingua dei longobardi - antica popolazione germanica che si stabilì in Italia dal 568 d.C. - e quella della popolazione locale.
Il torneo va avanti diverse settimane e termina con un banchetto, dove vincitori e vinti festeggiano tutti insieme il Carnevale e dove il Maiorchino, insieme ad altre prelibatezze locali trova finalmente la sua naturale collocazione: affettato in un piatto su una bella tavola apparecchiata!
Photo credits: novaradisicilia.com
sito del comune di Novara siciliana
sikania.com




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