domenica 2 marzo 2014

Error Day: nessuno è perfetto!

Conosci il detto "sbagliare è umano?"  C'è chi ne ha fatto la sua filosofia di vita. Si tratta di Clelia Sedda, inventrice della giornata mondiale dell'errore e organizzatrice del Festival dell' errore, un festival per  celebrare gli errori e le imperfezioni che fanno parte della vita di tutti noi.

Clelia Sedda, Bologna



Imperfezione = felicità

La giornata ufficiale dell'errore è il 29 febbraio - data sbagliata in quanto inesistente- ma il Festival dura dal 28 febbraio al 2 marzo e si svolge a Bologna. Qui si riuniscono intellettuali e gente comune, uniti dal motto "E= me2", che vuole dire "Errore = me al quadrato". Il protagonista assoluto sarà l'errore, lo sbaglio, il difetto... tutto quello a cui durante l'anno si dichiara guerra, in questi giorni diventa un nostro simpatico amico da conoscere meglio. Sì perché, in fondo, l'imperfezione suscita da sempre simpatia e comprensione, mentre la perfezione... che noia!
Clelia Sedda, l'ideatrice del Festival, racconta in una sua intervista al quotidiano La Nazione che il suo interesse verso l'errore nasce dal fatto che per tutta la vita ha inseguito la perfezione, ponendosi mete sempre più difficili da raggiungere, ma quello che ha capito alla fine, è che è proprio dal fallimento, dallo sbaglio, dall'imperfezione che nasce la nostra personalità: "La nostra ricerca della perfezione ci mette di fronte ai nostri limiti, ci fa crescere e ci rende felici". Come dire, è il viaggio che conta, non la meta!

Errori "giusti"

Claudia, attrice della comicità surreale e studiosa, si descrive come una persona felice, senza una particolare ragione. Il segreto? Aver imparato ad accettare la sua imperfezione. "Fare errori e accettarli funziona e può rendere felici". E poi, ci ricorda sempre nell'intervista a La Nazione "Tante cose fondamentali nella scienza e nell'arte sono nate grazie a un errore".


Sbarco di Colombo in America
La scoperta dell'America di Cristoforo Colombo è dovuta a un errore nel calcolare la rotta. Colombo,
infatti voleva raggiungere le Indie.

Godiamoci i nostri errori

 In fondo che mondo sarebbe quello in cui possiamo davvero diventare quello che vogliamo essere, un mondo perfetto, diciamo? Sarebbe davvero un bel mondo? Clelia su questo ha le idee chiare: "Credo che se potessimo avere il controllo sulla nostra vita e decidere cosa vogliamo essere, diventeremmo mostruosi. Mi viene in mente Michael Jackson che aveva tutto ma ha deciso di disegnarsi come voleva".
E a proposito di questo, mi viene in mente quello che diceva il filoso tedesco Leibniz : "Quello in cui viviamo è il migliore dei mondi possibili". Allora se il mondo in cui viviamo è già perfetto, non rimane che rilassarci e goderci in pace i nostri errori!

Ecco un video di presentazione del Festival -attenzione, fra i "colpevoli" c'è anche Michelangelo!


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