I Mostri ritornano dal passato e invadono Roma

Creature spaventose e feroci,  creature orribili ma anche affascinanti,  tutte spietate e assetate di sangue. Popolavano gli incubi delle antiche civiltà, dai romani ai greci ai popoli orientali. Terribili e micidiali, minacciavano l'uomo con la loro forza e i loro poteri soprannaturali. Almeno nella fantasia. Il Museo Nazionale di Roma ha deciso di riunirli in un'esposizione che è anche un viaggio alle origini delle paure dell'uomo: "Mostri. Creature fantastiche della fantasia e del mito".
Oltre ai reperti già presenti nel museo di Palazzo Massimo, sede della mostra, sono arrivate opere da tutta Italia e da numerosi musei in tutto il mondo.

La mostra si snoda attraverso un labirinto, proprio come quello in cui il Minotauro- feroce mostro metà uomo e metà toro affamato di carne umana - intrappolava i poveri malcapitati per poi divorarli. Il labirinto è la metafora del percorso che l'eroe deve compiere per superare le sue paure e sconfiggere il mostro. E qui gli eroi sono proprio i visitatori della mostra, "sfidati" a percorrere il labirinto e a vincere le loro paure.

Il Minotauro viveva nel labirinto di Cnosso (Grecia). Fu ucciso da Teseo, 

eroe ateniese, grazie all'aiuto di Arianna, sorellastra del mostro.

Questi mostri sono talvolta divinità o creature nate dalla vendetta degli dei. Oppure sono il  frutto di amori proibiti, come tra un umano e una divinità o tra un umano e un animale. In ogni caso, quale sia la loro origine, hanno aspetti bizzari e appaiono come scherzi della natura. Sono creature composte da più animali insieme oppure sono in parte umani e in parte animali, e spesso è proprio questa parte animalesca a prendere il sopravvento sulla parte umana. Vediamone alcune fra quelle esposte ora alla mostra di Palazzo Massimo.

La chimera era un mostro con la testa di leone, il corpo di capra e una coda terminante in testa di serpente. (Talvolta era rappresentato anche con una testa di capra sulle spalle). Inoltre sputava fuoco dalle fauci. Secondo il mito greco fu sconfitta da Bellerofonte a cavallo di Pegaso, il cavallo alato. 

Il grifo, raffigurato con un corpo da leone ma testa, zampe e ali da aquila,  era una creatura che aveva spesso il ruolo di custodire tesori. Era simbolo di perfezione e potenza.

I satiri abitavano i boschi e le foreste. Avevano testa e busto di uomo, ma corna, zampe e zoccoli di capra. Erano divinità minori, suonavano il flauto ed erano particolarmente dediti ai piaceri della vita, infatti amavano molto il vino. Il loro principale esponente era Sileno, simbolo della fertilità.

 Anche il mare aveva i suoi mostri, come Scilla, un tempo ninfa, poi trasformata in mostro dalla maga Circe. Secondo il mito, la perfida maga versa una pozione nel mare dove sta facendo il bagno Scilla, che viene trasformata: rimane donna dal busto in su ma, al posto delle gambe, appaione delle orride teste di cani, legate al resto del corpo con un collo di serpente. Scilla si rifugia dentro una caverna e prende a divorare i naviganti che passano di lì. (Questo mito, insieme a quello di Cariddi voleva essere una spiegazione della pericolosità della navigazione nello Stretto di Messina, dove appunto il mito colloca i due mostri)

Non possono mancare le sirene in questa piccola storia dei mostri antichi. Secondo il mito classico, la sirena aveva il corpo di uccello e la testa di donna. Viveva su un'isola siciliana, vicino a Scilla e Cariddi e qui con un canto irresisitibile attirava i marinai per poi ucciderli.

Molti di questi mostri sono familiari allo spettatore in quanto l'arte moderna e contemporanea e soprattutto il cinema di oggi continuano a ispirarsi ancora a queste creature. E questo è proprio quello che vuole mettere in evidenza la mostra, rappresentandone l'evoluzione dalle loro origini fino a oggi. A tal proposito sono stati invitati a tenere una conferenza a Roma l'esperto di effetti speciali Scott Ross e il creatore holliwoodiano di mostri Shane Maham. Ma che cosa rappesentano i mostri nell'immaginario umano? A questa domanda ha risposto  Scott Ross,  che ha dichiarato: "I mostri hanno sempre rappresentato le paure inconsce dell'essere umano, quelle che non si possono spiegare razionalmente". Shane Mahan sostiene che oggi il nostro peggior terrore è la scomparsa del genere umano. Rivela inoltre di amare particolarmente Caravaggio a cui, a quanto dice, si è ispirato per le sue idee più belle.

La Medusa di Caravaggio. Aveva il potere di pietrificare
 chiunque la guardasse negli occhi, come le altre Gorgoni
(non fa parte della mostra di Palazzo Massimo a Roma)

Hai tempo fino al 1° giugno 2014 per perderti nel labirinto del Minotauro, sfidare le tue paure come un eroe dell'antichità e scoprire queste creature misteriose, che spaventano e affascinano l'uomo, oggi come ieri.

Per informazioni su come vedere dal vivo questi reperti e scoprire anche tutti gli altri segui il link Mostri. Creature fantastiche della fantasia e del mito

P.S. A proposito dell'invenzione del mito per spiegare fenomeni della natura, leggi anche il post sull'Etna.