E in questa folla animata ci sono anch'io. Decido di fermarmi a bere il mio cappuccino nella Piazza di SS Annunziata: le scalette della Loggia a lato della chiesa accolgono chi vuole fermarsi per una sosta. Ammiro la piazza in tutta la sua bellezza: uno splendido esempio di architettura rinascimentale, con i suoi edifici eleganti e armoniosi.
Una donna mi si avvicina: è gentile ma ha un sorriso un po' stanco. Forse è una barbona, ma non ha l'aspetto trasandato, è solo vestita in modo strano. Io ricambio il sorriso, allora lei inizia a parlare e col dito indica un palazzo alla mia destra: "La vedi quella finestra in alto a destra? L'ultima a destra del secondo piano" Io faccio di sì con la testa.
"Quella finestra rimane sempre aperta, notte e giorno, tutto l'anno". "E perché?", domando io, ormai incuriosita. Mi risponde lei "Perché un tempo lì ci abitava una fanciulla giovane e bella, separata dal marito non appena sposati. Lui fu chiamato in guerra e lei rimase ad aspettarlo, sempre affacciata a quella finestra nella speranza di vederlo tornare. Ma lui non fece mai ritorno. E alla giovane sposa ingrigirono i capelli e un giorno si spense."
Io fisso la finestra, pensando che forse la signora vuole prendermi in giro o chissà che altro. Vorrei chiederle ancora tante cose, ma quando mi volto nuovamente verso di lei la signora non c'è già più. È come sparita nel nulla.
Palazzo Budini Gattai, un tempo si chiamava Palazzo Grifoni, dal nome della nobile famiglia che ci abitava. Qui, nel Cinquecento, sono avvenuti i fatti alla base della leggenda che spiega perché viene lasciata un'anta della finestra in alto a destra sempre aperta.
A sinistra del Palazzo si vede uno scorcio della cupola del Brunelleschi, del duomo di Firenze.



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