mercoledì 25 dicembre 2013

La leggenda della finestra (sempre aperta) sul cortile

Fa freddo a Firenze, ma il sole riscalda una mattina d'inverno non troppo rigida. Per le strade, i  turisti armati di macchine fotografiche sono a caccia di belle foto, mentre genitori trascinati dai bambini vanno a caccia di regali.
E in questa folla animata ci sono anch'io. Decido di fermarmi a bere il mio cappuccino nella Piazza di SS Annunziata: le scalette della Loggia a lato della chiesa accolgono chi vuole fermarsi per una sosta. Ammiro la piazza in tutta la sua bellezza: uno splendido esempio di architettura rinascimentale, con i suoi edifici eleganti e armoniosi.

Piazza SS Annunziata


Una donna mi si avvicina: è gentile ma ha un sorriso un po' stanco. Forse è una barbona, ma non ha l'aspetto trasandato, è solo vestita in modo strano. Io ricambio il sorriso, allora lei inizia a parlare e col dito indica un palazzo alla mia destra: "La vedi quella finestra in alto a destra? L'ultima a destra del secondo piano" Io faccio di sì con la testa.

Finestra aperta nel palazzo Grifoni

"Quella finestra rimane sempre aperta, notte e giorno, tutto l'anno". "E perché?", domando io, ormai incuriosita. Mi risponde lei "Perché un tempo lì ci abitava una fanciulla giovane e bella, separata dal marito non appena sposati. Lui fu chiamato in guerra e lei rimase ad aspettarlo,  sempre affacciata a quella finestra nella speranza di vederlo tornare. Ma lui non fece mai ritorno. E alla giovane sposa ingrigirono i capelli e un giorno si spense."
 La donna si ferma un attimo a prendere fiato, visibilmente commossa, poi riprende "I suoi parenti decisero che ormai potevano chiudere quella finestra. Ma quando lo fecero, nella casa cominciarono a succedere cose strane: i mobili si spostarono, i lumi si spensero e persino le pareti sembrarono scosse da un violento terremoto. Tornò la calma solo quando la finestra fu riaperta".
Io fisso la finestra, pensando che forse la signora vuole prendermi in giro o chissà che altro. Vorrei chiederle ancora tante cose, ma quando mi volto nuovamente verso di lei la signora non c'è già più.  È come sparita nel nulla.


Palazzo Budini Gattai, già Grifoni
Palazzo Budini Gattai, un tempo si chiamava Palazzo Grifoni, dal nome della nobile famiglia che ci abitava. Qui, nel Cinquecento, sono avvenuti i fatti alla base della leggenda che spiega perché viene lasciata un'anta della finestra in alto a destra sempre aperta.
A sinistra del Palazzo si vede uno scorcio della cupola del Brunelleschi, del duomo di Firenze.

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